Marco 13:32

28 Versetti 28-37

Abbiamo l'applicazione di questo sermone profetico. Per quanto riguarda la distruzione di Gerusalemme, aspettatevi che arrivi molto presto. Per quanto riguarda la fine del mondo, non chiedete quando avverrà, perché quel giorno e quell'ora non li conosce nessuno. Cristo, in quanto Dio, non poteva ignorare nulla; ma la sapienza divina che abitava nel nostro Salvatore si è comunicata alla sua anima umana secondo la volontà divina. Per entrambi, il nostro dovere è di vegliare e pregare. Nostro Signore Gesù, quando salì in alto, lasciò qualcosa da fare a tutti i suoi servi. Dobbiamo sempre vegliare, nell'attesa del suo ritorno. Questo vale sia per la venuta di Cristo alla nostra morte, sia per il giudizio generale. Non sappiamo se il nostro Maestro verrà nei giorni della giovinezza, della mezza età o della vecchiaia; ma, appena nati, cominciamo a morire e quindi dobbiamo aspettarci la morte. La nostra grande preoccupazione deve essere che, quando il Signore verrà, non ci trovi al sicuro, abbandonati all'agio e all'accidia, incuranti del nostro lavoro e del nostro dovere. Egli dice a tutti: "Vegliate, affinché possiate essere trovati in pace, senza macchia e irreprensibili".

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